Talete di Mileto Secondo Apollodoro di Atene, Talete nacque nel I anno della 35ª olimpiade (640 a.C.)[7] o, più probabilmente secondo molti studiosi moderni, nel I anno della 39ª olimpiade (624 a.C.)[8].

Talete è il punto d’inizio della filosofia
È l’idea di ricerca, di razionalità, curiosità, simboleggia l’originalità del mondo greco. È il fondatore della scuola ionica di Mileto.
Siamo nelle coste meridionali della Ionia (attuale sud Turchia occidentale) e Mileto è una città ricca di viaggiatori, scambi commerciali, fra Occidente ed Oriente mercanti, ricercatori. Siamo nella porta verso l’Oriente, al cospetto dell’impero persiano, ma anche all’interno di una realtà che fa dell’approccio tecnico-scientifico rispetto alla natura ed alla realtà un proprio punto di forza. In questa città fioriscono scuole, la più celebre quella di Mileto e Talete ne è il fondatore. Mileto è esposto a contatti con tradizioni culturali diverse che stimolano fra l’altro, il confronto critico con i modelli cosmologici elaborati nelle mitologie della Mesopotamia, della Fenicia, dell’Egitto.
Talete fu iniziatore della filosofia della physis, in quanto affermò per primo che esiste un principio originario unico, causa di tutte le cose.
Il Principio è:
- La fonte e l’origine di tutte le cose
- La foce o il termine di tutte le cose
- Il permanente sostegno che regge tutte le cose (la sostanza)
Questo principio dai primi filosofi (se non già da Talete) è stato denominato con il termine physis ed indica la natura, non nel senso moderno della parola, ma nell’originario senso di realtà prima e fondamentale;
<< ossia ciò che è primario, fondamentale e persistente, in opposizione a ciò che è secondario, derivato o transitorio>> [ J. Burner]

È passato alla storia per aver individuato nell’acqua, l’ARCHÈ, la legge del cosmo. Tutto è governato dall’acqua.
L’acqua, osservando la natura, è fonte di vita. Tutto ciò che è vivo è in essa, nell’umido, dove vi è la vita. I semi si trasformano in fiori, in alberi, in piante. Il nostro corpo è composto prevalentemente di acqua. L’acqua come fonte di vita è l’argomentazione semplice che porta Talete a definire questo elemento naturale come elemento primordiale da cui tutto deriva e che tutto governa.
“L’acqua è substrato ciò che sorregge la terra”. Ciò che ci sta sotto ci da la possibilità di edificare la vita. Come gli egizi veneravano il Nilo come fonte di armonia, benessere e vita, anche Talete va incontro in modo semplice agli elementi della vita come fonte della stessa.
Questa venerazione verso l’acqua si traduce in principio, legge del cosmo. Talete è un uomo dalle mille risorse, incarna pienamente il sapiente antico. Il filosofo greco è astrologo, matematico, ingegnere, navigatore, studioso degli astri, del tempo, della meteorologia. Talete è un uomo dalle mille risorse, un genio eclettico chiamato per andare a misurare l’altezza della piramide di Cheope e non c’erano più possibilità per risalire ad essa. I progetti erano stati perduti, gli incendi molto spesso portavano alla distruzione completa delle biblioteche nel mondo antico. Talete con la forza della ragione, non piegandosi alla ricerca del sapere, si reca e riesce con l’intuizione del proiettare della Piramide di Cheope lungo la spianata del deserto circostante la Piramide della sfinge a calcolare l’altezza. Usò le ombre proiettate sulla sabbia per calcolare l’altezza. Era celebre anche per le intuizioni dal punto di vista astronomico come la previsione dell’eclisse totale di sole che gli diede fama e al contempo gli creò notevoli problemi.
La filosofia, a partire da quella antica, è la testimonianza di non fermarsi mai davanti ai pregiudizi, alle apparenze quanto alle illusioni. Di fronte ai racconti dove l’eclisse solare veniva letta come la vendetta degli Dei oppure punizione divina, opera magica o misteriosa, l’uomo Talete con la ragione racconta di un’interposizione tra terra, luna, sole. Una spiegazione più razionale di questo fenomeno. Una parte di popolazione odia e teme Talete per questo suo essere spregiudicato. Teme e lo qualifica chi come ciarlatano chi stregone. Talete è anche famoso per la sua capacità di navigazione. Esploratore, incuriosito navigava il mediterraneo verso porti sconosciuti. Era un navigatore che si costruiva le proprie navi. Talete osservando le stelle, i venti e i cambiamenti climatici, riesce a prevedere un’ottima stagione dal punto di vista climatico. Compra degli appezzamenti di terra in collina e fa piantare molti ulivi da cui produrrà degli oli ed essenze di ottima fattura.

Il suo camminare osservando le stelle fece sì che più volte inciampò, cadde. Una volta cadde in un pozzo. Una donna sentendo le sue grida uscì e chiamò altri uomini. La servetta gli disse: “Ecco lei, sempre con la sua testa fra le nuvole non bada neanche a dove mette i piedi. La vita non è tra le nuvole; la vita è con i piedi per terra”. Talete guardava dall’alto la realtà non con supponenza e snobismo ma per poterla comprendere, quindi prendendo uno stacco dalla stessa per conoscerla e vivere in essa.
Talete è una “naturalista” nel senso antico del termine e non un “materialista” nel senso moderno e contemporaneo. Infatti, la sua acqua coincideva con il divino. Si introduce, in tal modo, una nuova concezione di Dio in cui predomina la ragione e che è destinata, come tale, a eliminare ben presto tutti gli dei del politeismo fantastico – poetico dei Greci.
E quando Talete affermava che <<tutto è pieno di dei>, intendeva che tutto è pervaso dal principio originario. E poiché il principio originario è vita, tutto è vivo e tutto ha un’anima (panpsichismo).
