
Teogonia: ci racconta nascita degli dei, come è nato l’universo, il tempo e lo spazio.
Quando non c’era nulla nel divenire delle cose, del mondo, degli uomini, cosa vi era?
Esiodo ci narra nella TEOGONIA un racconto fatto di dei, scontri, fratricidi, violenza, amore, passione, odio e vendetta.
Caos > Voragine: vuoto oscuro dove nulla è distinto e chiaro. È confusione, precipizio dove si è ingoiati. Un abisso cieco e notturno. Descrive l’origine dell’universo con un inizio stupefacente, “All’inizio fu caos”..
Teogonia, 1984, a cura di Graziano Arrighetti, edita da Rizzoli (Milano)
<< Per primo fu CAOS e poi Gaia dall’ampio petto, sede sicura per sempre di tutti gli immortali che tengono la vetta nevosa ad Olimpo e TARTARO, nebbioso nei recessi della terra dalle ampie strade poi Eros, il più bello fra gli immortali che rompe le membra e di tutti gli dei, tutti gli uomini doma nel petto il cuore il saggio consiglio. Da caos nacquero EREMO e NERA NOTTE. Da NOTTE provennero ETERE E GIORNO che lei concepì ad EREBO unite in amore. Gaia per primo generò simile a sé Urano stellato che l’avvolgesse tutta d’intorno. Generò i monti grandi, grato soggiorno alle dee ninfee che hanno dimora sui monti ricchi d’anfratti. Essa generò anche il mare infecondo di gonfiore furente, Ponto, senza amore gradito. Dopo con Urano giacendo generò Oceano dai gorghi profondi……”
Gaia nasce nel seno di voragine. Nasce la terra su qualcosa di finito, sulla confusione, l’ indistinto della voragine. La terra è nata nell’immensità del caos. La terra nasce dalla nebbia, dal caos. Sorge dal caos e partorirà il tutto. Gaia è la madre naturale, senza la quale non potremmo vivere. Dalle fauci sorgeranno le radici da cui sorgeranno gli alberi.
Eros è l’amore primordiale. All’inizio gli dei non sono esseri sessuati. Eros è neutro, energia vitale, universale che attraverserà la terra che sorge dalla vertigine e travolgerà liberamente, mescolata alla voragine e alla terra. Avvolgendola permetterà ad essa di generare senza che ci sia una necessità di unirsi. La madre terra genera attraversata da Eros.
La madre terra genererà il cielo, l’acqua, dunque Urano e Ponto (divinità primordiale del mare) saranno i primi due figli di Gaia. Una volta generato il cielo uguale a sé e contrario al contempo di sé genererà le altre divinità primordiali.
All’inizio Eurinome, dea di tutte le cose, emerse nulla dal caos e non trovò nulla di solido per posarvi i piedi. Divise il mare dal cielo ed intrecciò sola una danza. Sempre danzando si diresse verso sud. Il vento che le turbinava dietro le spalle le parve qualcosa di nuovo e di distinto. Pensò allora di dare inizio con lui all’opera della creazione. Si voltò all’improvviso, afferrò codesto vento del nord e lo soffregò tra le mani: ed ecco apparire il gran serpente Ofione.
Eurinome danzava per scaldarsi, danzava con un ritmo sempre più selvaggio finché Ofione acceso di desiderio avvolse nelle sue spire le membra della dea e lei si accoppiò. Subito essa volando sul mare prese la forma di una colomba e a tempo debito depose l’uovo universale. Per ordine della dea, Ofione si arrotolò 7 volte attorno all’uomo finché questo si schiuse e ne uscirono tutte le cose esistenti figli di Eurinome: il sole, la luna, I pianeti, le stelle, la terra con i suoi monti, i suoi fiumi, le sue erbe e tutte le creature viventi.
Il mito PELASGICO, tramandato dagli antichi greci, mette in scena una figura femminile principale, Eurinome che crea da sé stessa il proprio compagno ai fini della creazione si riferisce alla cultura matriarcale degli abitanti dell’antica Grecia prima che arrivassero gli indo europei.
Gli indoeuropei tramandarono altri racconti. Tra i più importanti c’è quello di Esiodo, la Teogonia, dove racconta tutta la sequenza genealogica degli Dei.

La madre terra origina il cielo, l’acqua, dunque Urano e Ponto (divinità primordiale del mare) saranno i primi due figli di Gaia. Una volta generato il cielo uguale a sé e contrario al contempo di sé creerà le altre divinità primordiali
Da questo Caos sorge Gea, la Madre Terra. La terza identità è Eros, la forza generatrice, l’impulso che spinge verso l’accoppiamento, senza il quale nessuna creazione di questi esseri potrebbe avvenire. Eros non ha figli ma è il motore propulsivo della creazione. Se Gea e Caos non percepissero questo impulso non avrebbero nessun istinto alla procreazione. Gea e Caos non procreano insieme.
I figli del CAOS: genera innanzitutto Tenebra e Notte che producono l’ETERE e il GIORNO. Caos genera l’oscurità che a sua volta da origine alla luce. La notte crea un insieme di entità: FATO, DESTINO, MORTE, SOGNI, BIASIMO, LE NINFE ESPERIDI, LE TRE MOIRE (Cloto, Lachesi, Atropo), NEMESI, INGANNO, VECCHIAIA, CONTESA.
Oltre ad essere delle divinità sono anche dei concetti: per esempio INGANNO, VECCHIAIA E CONTESA.
Contesa genera: PENA, OBLIO, FAME, DOLORI, BATTAGLIE, STRAGI, OMICIDI, LITI, MENZOGNE, DISCORSI E LITI AMBIGUE, MALGOVERNO, ERRORE.
FIGLI generati da GEA: MONTI, MARE.
Con il mare ha una serie di figli: NEREO, TAUMANTE, FORCI, CETO, EURIBIE.
Il più importante compagno di Gea è URANO. Con lui genera i 12 TITANI: OCEANO, COIO, CRIO, IPERIONE, GIAPETO, CRONO; TEIA, REA, TEMI, MIMESONE, TETI e FEBE ma anche i 3 CENTIMANI (COTTO, BRIANEO, GIGE) e 3 CICLOPI (ATEROPE, BRONTE, ARGE)
Esiodo: “Quanti ebbero origine da Gea e Urano furono odiosi dal loro genitore fin dal principio. Non appena uno nasceva li nascondeva nel seno profondo di Gea e non li lasciava venire alla luce. Godeva della malvagia opera Urano, ma dentro gemeva Gea immane e stipata. Allora meditò un tranello astuto e crudele...”
Gea crea un falcetto e chiede aiuto ai suoi figli. Di questi risponde soltanto il titano Crono. Il compito di Crono è quello di attendere il padre che arriverà la sera a coricarsi accanto alla madre e in quel momento dovrà recidere con il falcetto i genitali del padre. Crono di sente legittimato ad agire in questo modo. Tagliando il membro del padre Urano crea lo spazio fra cielo e terra. Allontanandolo da Gea i figli possono vedere la luce ma dalle gocce del sangue che caddero dai genitali recisi da Urano nacquero le ERINNI (Aletto, Tesifone, Megera), i GIGANTI, le NINFE DEL FRASSINO ed AFRODITE la quale nacque perché il membro di Crono una volta reciso venne lanciato nel mare. Tra le onde si creò una schiuma dalla quale ella nacque – AFRODITE: donata dalla schiuma.
Dopo l’evirazione di Urano, i figli di Gea hanno lo spazio per poter vivere e procreare fra di loro. Crono e Rea danno vita a quegli dei definiti olimpici: Estia, Demetra, Rea, Ade, Poseidone, Zeus.
Zeus si accoppierà con Temi (Legge) poiché avrà il compito di stabilire le leggi fondamentali il cosmo, mentre Mnemosine (Personificazione mitologica della memoria) da vita alle nove muse sempre con Zeus, dee che presiedono le arti. Per gli antichi la memoria, nel senso di ricordo come passato e tradizioni era oggetto dell’arte. Oceano e Teti, titani del mare, danno vita a tremila fiumi e tremila ninfe oceaniche.
I NIPOTI DI GEA
CRONO + REA: Estra, Demetra, Era, Ade, Poseidone, Zeus.
TEMI + ZEUS: LE TRE ORE, ASTREA (Personificazione della giustizia), LE NINFE DELL’ERIDANO (e secondo altre versioni anche le tre Moire).
MNEMOSINE + ZEUS: LE NOVE MUSE.
OCEANO + TETI: 3.00 FIUMI 3.000 NINFE OCEANICHE.
IPERIONE+ TEIA: SOLE, SELEN, AURORA
CRIO + EURIBIE: ASTREO, PALLANTE, PERSE
COIO + FEBE: ASTERIA (isola di DELO), LETO, ECATE.
GIAPETO+ CLIMENE (Oceanina): ATLANTE, MENEZIO, PROMETO, EPIMETEO.
NEREO + DORIDE (Oceanina): 50 NINFE NEREIDI.
Taumante + Elettra: IRIDE (L’ arcobaleno ) LE ARPIE.
FORCI + CETO: LE GRAIE (Penfredo, Enio), LE GORGONI (STENNO, EURIALE, MEDUSA).